L’Antica Orologeria Candido Operti rivive il fascino del tempo per i suoi 120 anni
Cagliari. 1903. In una foto un po’ sgranata di piazza Carlo Felice si intravvede l’insegna con il nome Operti. È la bottega che il maestro orologiaio Candido Operti, non ancora ventenne, aveva appena aperto, quando gli orologi erano ancora da taschino, dopo il diploma alla scuola di Arti e Mestieri e tre anni di apprendistato presso parenti orologiai. È qui che inizia a riparare i primi segnatempo a carica manuale e poi i primi automatici.
Cagliari. 2023. Sotto i portici di Via Roma il maestro orologiaio Riccardo Rinaldi è stato invitato per mostrare dal vivo i segreti del ‘mondo del Tempo’, accompagnato dagli affascinanti racconti del professor Ugo Pancani docente in orologeria meccanica ed elettronica. È sotto questi portici che nel secondo dopoguerra il maestro orologiaio Candido Operti aveva riaperto l’attività dopo che i bombardamenti sulla città avevano distrutto anche la sua bottega ed è questo il negozio storico dove la quarta generazione della famiglia ha festeggiato i centovent’anni di una storia fatta di competenza e di passione.
Il tradizionale momento di incontro sotto i portici di via Roma per lo scambio di auguri natalizi è stato nell’intera giornata di domenica 17 dicembre, l’occasione per festeggiare ‘a porte aperte’ un anniversario così importante.
Centoventi anni. Quattro generazioni. Un traguardo più che significativo in un percorso non sempre facile, affrontando con impegno e perseveranza, con intuito e immaginazione i mutamenti di scena. Un percorso in cui non sono mai venuti meno la volontà di essere sempre fedeli al proprio modo di essere e la consapevolezza che occorre non solo per mantenersi al passo con i tempi per proiettarsi nel futuro. Anche l’evoluzione dell’intero team dei collaboratori, il cuore dell’Antica Orologeria Candido Operti, è sempre avvenuta in piena sintonia con quella dei clienti e, se pure nel naturale avvicendamento, con il medesimo spirito che accomuna Candido Operti – lo stesso nome del nonno – e la figlia Costanza che lo affianca alla guida dell’azienda.
“Il futuro della nostra professione è nel valore dato dalla competenza, dalla capacità di comprendere i desideri del cliente, di raccontare orologi e gioielli anche al di là del loro valore intrinseco, di dare quei consigli che sono frutto di esperienza e di passione per la cultura di tutto quanto è prezioso. Saremo sempre un luogo aperto a chi ama il mondo del bello dove si può andare anche semplicemente per un incontro, per scambiare idee, per confrontarsi, per guardare e conoscere cose nuove. Sposeremo sempre l’innovazione, ma sempre un’innovazione in cui prevarrà il fattore umano”.
